Ti avevo in me come albero
dai fiori bianchi e gemme volte al cielo
terso e ancor freddo della primavera.
Così ti sentivo: purezza che sfiora,
treccia di respiro che muove parole
tra le rive degli occhi a scorrere un fiume.
Non sapevo l’autunno.
Era lì, tutto spoglio, come il silenzio
quando dentro ha inferto
uno schiaffo mortale.
Eri tu,
un giorno
in un raggio di sole
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