martedì 9 ottobre 2012

Pensieri...


La tristezza è in questi giorni il sentimento che prevale in me,
le lacrime mi inumidiscono le ciglia, ma oltre non vanno (nemmeno un pianto liberatorio mi è concesso), la mia anima è in subbuglio.
I miei pensieri corrono veloci come le nubi spinte dal vento della tempesta,
un uragano di sensazioni tormenta il mio cuore e il mio spirito, 
il connubbio di affinità emotiva e passione carnale sta sconvolgendo la mia non-vita.
Per tanti, forse troppi anni, ho non-vissuto in un limbo, in una non esistenza, mettendo sempre in secondo piano il mio essere, fino a quando sei comparso all'orizzonte.
Come le cime innevate eri sempre presente nel mio panorama, fino a quando,  come il calore primaverile scioglie la neve, e con tutta la forza della natura scende a valle riempiendo prepotentemente il letto del fiume in secca, hai invaso i miei pensieri, il mio animo.
Sei penetrato sotto la pelle, in ogni fibra del io corpo e ogni terminazione nervosa è protesa verso di te.
Sei entrato così in profondità da riuscire a risvegliarmi dal coma emotivo in cui ero caduta,
una carezza, uno sguardo qualche parola sono sotare per il mio cuore e il mio corpo, come quel tenue calore primaverile che inizia a scaldare il terreno ancora gelato.
La realtà mi è nota, ma non voglio impedire al mio cuore di riprendere a battere, perchè è stato fermo troppo a lungo.

sabato 6 ottobre 2012

Violenza....


Oggi è una giornata un po' nera... alcuni discorsi a pranzo mi hanno fatto tornare alla mente ricordi dolorosi e indesiderati, che credevo chiusi ermeticamente in un cassetto del mio cervello, ma che a quanto pare così ben serrati non erano...
Tra qualche ora verrà il buio, e con esso rivivrò tutto ciò di doloroso che c'è stato...
Solo essere stretta tra le tue braccia forti potrebbe aiutarmi a uscirne abbastanza indenne...


Ma fille, mon enfant
Je vois venir le temps
Où tu vas me quitter
Pour changer de saison
Pour changer de maison
Pour changer d'habitudes
J'y pense chaque soir
En guettant du regard
Ton enfance qui joue
A rompre les amarres
Et me laisse le goût
D'un accord de guitare

Tu as tant voyagé
Et moi de mon côté
J'étais souvent parti
Des Indes à l'Angleterre
On a couru la Terre
Et pas toujours ensemble
Mais à chaque retour
Nos mains se rejoignaient
Sur le dos de velours
D'un chien qui nous aimait
C'était notre façon
D'être bons compagnons

Mon enfant, mon petit
Bonne route... Bonne route
Tu prends le train pour la vie
Et ton cœur va changer de pays

Ma fille, tu as vingt ans
Et j'attends le moment
Du premier rendez-vous
Que tu me donneras
Chez toi ou bien chez moi
Ou sur une terrasse
Où nous évoquerons
Un rire au coin des yeux
Le chat ou le poisson
Qui partageaient nos jeux
Où nous épellerons
Les années de ton nom

A vivre sous mon toit
Il me semble parfois
Que je t'avais perdue
Je vais te retrouver
Je vais me retrouver
Dans chacun de tes gestes
On s'est quittés parents
On se retrouve amis
Ce sera mieux qu'avant
Je n'aurai pas vieilli
Je viendrai simplement
Partager tes vingt ans

Mon enfant, mon petit
Bonne route...
Bonne route
Sur le chemin de la vie
Nos deux cœurs vont changer de pays.

TRADUZIONE

Figlia mia , bambina mia
Vedo arrivare l’ora
nella quale mi lascerai
Per cambiare di stagione
Per cambiare di casa
Per cambiare di abitudini
Ci penso ogni notte
gettando uno sguardo
alla tua infanzia che gioca
a rompere gli ormeggi
E mi lascia il gusto
di un accordo di chitarra

Hai viaggiato tanto
E io, da parte mia
Spesso sono partito
dalle Indie all’Inghilterra
Abbiamo corso la Terra
E non sempre insieme
Ma a ogni ritorno
Le nostre mani si riunivano
Sul dorso di velluto
Di un cane che ci amava
era  il nostro modo
di essere buoni compagni

Bambina mia , piccola mia
Buon viaggio ... Buon viaggio
Tu prendi il treno per la vita
E il tuo cuore cambierà di paese

Mia figlia, hai vent'anni
E io attendo il momento
Del primo appuntamento
Che mi darai
presso di te o presso di me
O su una terrazza
dove evocheremo
con un sorriso nel profondo degli occhi
Il gatto o il pesce
Che hanno condiviso i nostri giochi
Dove evocheremo
Gli anni del tuo nome

A vivere sotto il mio tetto
Mi sembrava a volte
di averti perduta
e io ti ritrovo
e io mi ritrovo
In ciascuno dei tuoi gesti
Ci si è lasciati parenti
e ci si ritroverà amici
Sarà meglio di prima
Io non sarò invecchiato
Mi limiterò semplicemente a
Condividere i tuoi vent’anni

Bambina mia, piccola mia
buon viaggio ... buon viaggio
Sulla strada della vita
I nostri due cuori cambieranno di paese




Questa canzone me la mandò mio padre per email quando sembrava che stessi per sposarmi...

cade la pioggia

Cade la pioggia e tutto tace,
lo vedi sento anch’io la pace.
Cade la pioggia e questa pace
è solo acqua sporca e brace,
c’è aria fredda intorno a noi,
abbracciami se vuoi,
questa mia stessa pioggia sporca...

Dimmi a che serve
restare lontano in silenzio
a guardare la nostra passione
che muore in un angolo
E dimmi a che serve sperare
se piove e non senti dolore
come questa mia pelle che muore,
che cambia colore,
che cambia l’odore
Che tu ci creda o no, amico, c'e' un tempo per ogni cosa. Non c'e' niente di peggio che tormentarsi con la catena dei se. Si puo' decidere di prendere una direzione diversa solamente quando si e' arrivati in un punto in cui la strada si divide, non prima.




"Gli amici hanno bisogno uno dell'altro proprio come un fiore ha bisogno della pioggia per aprirsi e mostrare la sua bellezza. L'amicizia dovrebbe essere un preziosa carezza di cui non puoi fare a meno."


L'amicizia è guardarsi e capirsi al volo, diventare complici per una sciocchezza e fratelli nelle cose serie.
Più bella di un'amore perché priva di gelosia e senza competizione, quando è vera. Qualcosa per cui lottare, dare tutto, sacrificarsi!

venerdì 5 ottobre 2012

Papà...

14/08/2012 In pullman verso Urbino... Ci fermiamo per una sosta a Deruta... E tanti ricordi di un lungo viaggio fatto con papà mi ritornano in mente... Lui e io da soli... Roma,Deruta,Ferrara,Torino... Qui a Deruta abbiamo comprato una caraffa, scelta insieme per la mamma... ;-)

Quanto mi manca... sono passati quasi 10 mesi, ma ancora non riesco a crederci... la cosa peggiore di tutte però è un'immagine che vorrei cancellare dalla mia memoria, ma che purtroppo non riesco a dimenticare... Papà mi manchi...


 Mio fratello più grande ha scritto queste parole per descrivere papà al funerale...
Non è facile parlare di mio padre, specialmente ora: mio padre era un uomo particolare, dal carattere complesso. E’ pur vero che tutti noi siamo persone complesse, ma papà era, almeno per noi, speciale. Poteva essere allegro come un ragazzino e scherzare facendo finta di parlare l’arabo che non conosceva, ma poteva anche diventare cupo e serioso. Certamente era una persona riservata, e oggi vedendo quanta gente c’è in chiesa si sarebbe stupito, inarcando un sopracciglio e facendo quella faccia sua caratteristica. La sua riservatezza era anche frutto di una sensibilità che talvolta lo portava a rinchiudersi in sé stesso e ad apparire esternamente molto più duro e rigido di quanto fosse in realtà. Papà era un sognatore, un uomo che aveva grandi passioni fra cui la storia e in particolare quella familiare, e le viveva intensamente. La passione, però, più intensa era certamente la sua famiglia. Il rapporto che aveva con ognuno di noi è stato a volte complicato, a volte difficile, ma sempre caratterizzato da quello che lui sentiva come amore, anche nella difficoltà e nell’errore che talvolta può capitare. Papà amava Priscilla come un ragazzino, le faceva le compilation musicali, le dedicava le poesie e qualche volta le faceva anche i dispetti. Era fatto così, era il suo modo di volere bene. Ma era un amore forte, potente qualche volta prepotente. Papà ha voluto bene ad ognuno di noi, in modi diversi ma in pari quantità, è una cosa di cui non sono solo convinto, ma che mi è stata esplicitamente detta da lui in una quelle interminabili chiacchierate che eravamo usi fare. Chi non ha vissuto quotidianamente con lui qualche volta non capiva i meccanismi della nostra famiglia; lo dico chiaramente: come tutti gli uomini anche nostro padre ha fatto degli errori, ma quello che non è mai, mai, mancato, è stato amore verso sua moglie e i suoi figli, tutti indistintamente. Ecco, forse questo è il dato saliente di mio padre: l’amore per la famiglia, la sua e quella d’origine, e l’incapacità di far scientemente del male al prossimo. Mio padre era disarmato nei confronti di chi gli faceva del male. Forse per questo si richiudeva a riccio quando non capiva le persone. Ora non è più tra noi, ma a noi che gli abbiamo voluto bene è affidato il compito di non disperdere le molte cose buone che ci ha insegnato. Era, papà, un punto di riferimento. Questo riferimento non si perde perché una persona non c’è più; io non so cosa ci sia di là, ma so che la memoria che ne abbiamo lo renderà presente nel nostro cuore e nella nostra testa finché vivremo.